L'esperienza Erasmus

[Dissemination Article]

La quiete e il fresco della sera di metà agosto mi permettono di respirare e di raccogliere i pensieri. È stato un anno difficile, di cambiamento, in continuo movimento, con rovesciamenti di situazioni, eventi differenti, proficui, educativi per speranza ed entusiasmo, in cui si sono rafforzate amicizie e ci sono stati avvicinamenti tra persone di ambienti diversi, generazioni separate da molti anni, comunità occidentali e orientali, a riflettere su civiltà e culture differenti, se non proprio diametralmente opposte.

Di questa categoria fanno parte i progetti Erasmus cui ci siamo dedicati con grande piacere poiché tutto ciò che implicano, dall’organizzazione alla gestione finanziaria, alla comunicazione con la gente, all’uso di strumenti digitali fino alla mobilitazione vera e propria, non solo segna le nostre vite ma ci rende più forti nella convinzione che noi, come docenti, come persone, facciamo bene ciò che facciamo… E siamo sulla buona strada. E quando dico questo, mi baso sull’esperienza che ho accumulato negli ultimi sette anni. Queste esperienze ci portano un valore aggiunto non solo in ambito professionale, istituzionale, ma anche sul piano comunitario e l’ho visto benissimo nell’ultimo anno: professori, ragazzi, genitori, istituti, municipi, agenti delle forze dell’ordine, uomini politici, dipendenti di multinazionali o di ONG, e perfino i doganieri alla frontiera, tutti guardano con simpatia e allegria, forse perfino con ammirazione, alle attività che si svolgono nell’ambito di questo tipo di progetti.

Il Liceo «Dante Alighieri» ha il piacere di essere coinvolto in numerosi partenariati e progetti Erasmus, perciò desideriamo condividere anche con voi, cari lettori, le esperienze vissute quest’anno. E quando dico anno, penso all’anno scolastico iniziato nel settembre del 2021 e conclusosi il 31 agosto. Come dicevo prima, è stato un anno intenso e ne sono prova i numerosi incontri e le mobilitazioni Erasmus organizzate per professori e alunni, ospitati da tutte le scuole partner dei nostri progetti. Il filo dei nostri spostamenti ci ha condotto per tutto il continente europeo e fino ai suoi confini.

L’itinerario dei professori e degli alunni della «Dante» è iniziato con il viaggio ad Adana, nel settembre del 2021, nell’ambito del progetto Erasmus Protect Your Digital Way Today and Tomorrow, e si è concluso nel mese di agosto in Gran Bretagna, vicino Bristol, nell’ambito del progetto Erasmus Be Ready for the Educational Challenges. E per chiudere il cerchio, l’ultimo incontro è stato nell’ambito del progetto Protect Your Digital Way Today and Tomorrow, un incontro di valutazione del progresso registrato nella realizzazione delle attività. Iniziato prima della pandemia, il progetto si è svolto sotto l’ombra dei grandi dubbi generati dal COVID e dell’impossibilità di circolare liberamente.

Ma procediamo cronologicamente e scopriamo, man mano, cosa abbiamo imparato da queste avventure.

Settembre è stato un mese dedicato alla continuazione del progetto Erasmus Protect Your Digital Way Today and Tomorrow, e i nostri alunni hanno partecipato a una mobilità formativa in materia di sicurezza cibernetica, sebbene, a quasi un anno dall’inizio del progetto, la pandemia ci abbia obbligato a posticipare la mobilità e a ridefinire l’intero calendario. Il progetto è andato avanti con la formazione in Romania per professori e alunni, la formazione in Grecia per alunni e quella per professori in Turchia. Tutte le persone implicate sono state istruite su temi come il furto dei dati personali, il cyberbullismo e, in generale, su tutti gli aspetti legati alla sfera della cyber-security.

E poiché settembre è mese di raccolta, il nostro lavoro ha dato i suoi frutti: il Liceo «Dante Alighieri» ha continuato la propria serie di partenariati con un progetto dedicato al fenomeno della migrazione. Il primo viaggio, che ha dato inizio fisicamente al progetto Erasmus Don’t Let Them Get Lost, è stato organizzato ad Ankara, capitale della Turchia, dove la scuola ospite ci ha introdotto nella problematica della migrazione, evidenziando i problemi di natura educativa che vivono gli alunni rifugiati. Il progetto si svolge fino alla fine dell’anno 2022, in partenariato con scuole italiane, portoghesi, turche e serbe e ha compreso riunioni di formazione svolte a turno a Belgrado, San Nicolò di Rottofreno, in provincia di Piacenza, Italia, Porto e Antalya. Tutti questi incontri hanno generato un intenso scambio di idee e buone pratiche, hanno posto le basi per altri partenariati ed esperienze, hanno aperto infinite possibilità, benefici di cui godranno anche altre generazioni di alunni, di docenti, di colleghi desiderosi di esplorare e di migliorare le proprie abilità comunicative, perfino di mettere alla prova i propri limiti. A settembre ospiteremo l’ultima mobilità nell’ambito del progetto e organizzeremo sessioni di formazione sul tema dell’integrazione linguistica degli alunni rifugiati e immigrati. Siamo stati scelti proprio perché il multiculturalismo e il multilinguismo caratterizzano la nostra istituzione scolastica, comprendendo così anche gli incontri con le personalità ufficiali che gestiscono la questione dell’immigrazione, visto l’aumento dei rifugiati nel nostro paese negli ultimi tempi.

La serie di avventure e insegnamenti è andata avanti con il progetto Erasmus Friendship is a Treasure, in cui i nostri alunni hanno scoperto come gli esercizi di mindfulness e yoga possano distendere situazioni ostili in ambito scolastico e che valori come tolleranza, empatia e amicizia possano spingerli non solo a diventare più socievoli e più comprensivi rispetto ai loro compagni, ma possano anche aiutarli a ottenere risultati migliori nello studio. La scuola ospite di Funchal, in Portogallo, ha offerto a noi tutti una lezione impagabile: i risultati appaiono non solo se la lezione è ben insegnata e le conoscenze bene acquisite e ben applicate, ma anche quando alunni e professori sono riposati, respirano correttamente, non sono pressati dallo stress quotidiano, hanno il sorriso sulle labbra e vengono a scuola portati dal suono della musica, circondati dalle braccia dell’amicizia. Il progetto è andato avanti con una nuova mobilità dei nostri alunni, questa volta a Riga, in Lettonia, dove l’amicizia ha acquisito nuovi significati: i nostri alunni hanno letto brani dai loro libri preferiti dell’infanzia ad alcuni esemplari speciali di quadrupedi. I cani hanno ascoltato obbedienti le voci cristalline dei bambini che leggevano a bassa voce nelle loro lingue materne: romeno, turco, lettone. Nel mese di ottobre svolgeremo un’altra mobilità, questa volta presso la scuola partner di Istanbul, dove scopriremo altri metodi e strumenti per gestire con gentilezza il problema del bullismo tra compagni di scuola.

 

L’anno è continuato con una sorpresa giunta da parte di un vecchio amico, un partner turco di un precedente progetto Erasmus. Così è iniziato il progetto Erasmus Be Ready for Educational Challenges, svolto in partenariato con scuole pubbliche e private di Turchia, Polonia e Portogallo, organizzazioni non governative di Grecia e Gran Bretagna, il cui coordinatore principale è stata un’organizzazione per la gioventù del Regno Unito, con filiali attive in Irlanda, Italia, Portogallo e Olanda. La riunione di progetto a Porto, durante il mese di maggio, ha delineato il calendario e le attività del progetto e ci ha offerto l’occasione di trovare punti comuni nelle esperienze educative svoltesi durante la pandemia. La formazione del mese di agosto in Gran Bretagna è riuscita a offrire soluzioni concrete a problemi tangibili sperimentati durante la pandemia, con possibilità d’implementazione anche nel periodo post-pandemico, grazie all’efficienza del processo d’insegnamento-apprendimento. Il progetto sarà implementato entro maggio dell’anno prossimo e includerà incontri riguardanti il progresso registrato e la formazione dedicata ai docenti, in modo da essere pronti per qualsiasi sfida educativa.

Quante peripezie e quante avventure abbiamo vissuto in questi 12 mesi, percorrendo in totale una distanza di circa 35.000 kilometri! Sul calar della sera arriva il bilancio di queste mobilità, che per gli alunni e i professori partecipanti sono state esperienze indimenticabili di diversi tipi: esperienze educative e istruttive, esperienze culturali e culinarie, tipi di culture orientali e occidentali, ambienti scolastici pubblici e privati, comunità locali sostenute dall’apparato amministrativo locale.

A seguire, vi invito a leggere alcune testimonianze degli alunni implicati, testimonianze che dimostrano nuovamente, se ce ne fosse ancora bisogno, la loro gioia e la nostra di essere implicati in progetti come l’Erasmus e di lavorare concretamente per consolidare le grandi comunità costruite a livello internazionale, giacché non si è trattato solo dei paesi del vecchio continente, ma anche di nazioni come Turchia e Gran Bretagna che, pur non appartenendo (più) all’Unione Europea, desiderano ardentemente continuare a partecipare a tali progetti, creando così un intenso scambio di idee e di buone pratiche nell’ambito dell’istruzione.

 

Quote as: Daniela Ducu (2022), Experiența Erasmus din “Dante Alighieri” la ceas de seară; Tr. Clara Mitola, in “Siamo di nuovo insieme”, no. 113-114 (July-September), pp. 28-32. URL: https://roasit.ro/wp-content/uploads/2022/09/SDNI-113-114-sep-2022-LR.pdf. (ISBN: 1843-2085)

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